Janusz Korczak

Il 27 gennaio viene celebrata la giornata della memoria. Anche quest’anno, su questa pagina, voglio ricordare un grandissimo educatore polacco:Janusz Korczak, morto nel campo di sterminio di Treblinka, dove era stato deportato con i bambini del suo orfanotrofio che non ha voluto abbandonare fino alla tragica fine.Qui vi metto alcune sue importanti citazioni: “Esisto non per essere amato e ammirato, ma per agire e per amare. Non è obbligo della società aiutarmi, ma è mio dovere prendermi cura del mondo e dell’ambiente.” “Se non credi nell’anima, devi pur sapere che il tuo corpo vivrà nell’erba verde, nelle nuvole. Siamo fatti … Continua a leggere Janusz Korczak

Storie di lavoro educativo

Ho deciso di raggruppare in questo articolo, tutti i racconti e i pensieri condivisi, finora, qui nel blog sul lavoro educativo e sulla figura professionale di noi educatori. Così per chi lo desiderasse, può trovarli qui sotto tutti insieme. La verifica: https://storiequalunque.com/2021/12/04/la-verifica/ Educativa di strada: https://storiequalunque.com/2018/09/19/educativa-di-strada/ Indossa la corazza – Burnout https://storiequalunque.com/2021/03/29/indossa-la-corazza-burnout/ Educativa estiva: https://storiequalunque.com/2021/07/25/educativa-estiva/ Una castagna scaccia paura: https://storiequalunque.com/2020/10/29/una-castagna-scaccia-paura/ Educativa a distanza: https://storiequalunque.com/2020/04/23/educativa-a-distanza/ Quando tutto rimane sospeso: https://storiequalunque.com/2021/02/02/quando-tutto-rimane-sospeso/ Un provvidenziale blackout: https://storiequalunque.com/…/un-provvidenziale-blackout/ Il ruolo: https://storiequalunque.com/2019/01/31/il-ruolo/ Vita da educatore: https://storiequalunque.com/2018/11/19/vita-da-educatore/ 18/01/2022 Rocco Carta Continua a leggere Storie di lavoro educativo

La verifica

“Gianni, domani ci sei durante la verifica di storia vero?” “Si ci sarò!” “Mi suggerisci?” Una voce si aggiunge da un altro banco: “Ci suggerisci? Ti paghiamo se vuoi…” – richiesta accompagnata da una risata nervosa. Quante volte mi è stata fatta questa richiesta, prima di una verifica scritta, in una classe in cui ho lavorato o lavoro. Ho perso il conto! “Sapete benissimo che non lo farò, ma sarò qui a darvi tranquillità, sostenervi e, se serve, a darvi qualche input per rispondere al meglio alle domande.” “Uff…” “Carlo, ora io e te ci prepariamo una mappa concettuale e … Continua a leggere La verifica

2 ottobre – Giornata Internazionale dell’Educatore Professionale

Oggi 2 ottobre ricorre la giornata internazionale dell’educatore professionale. La mia professione e quella di tantissime e tantissimi colleghi. Nella definizione “educatore professionale” ho cercato, a ogni lettera, parole da associare che potessero definire il lavoro educativo, sul come e su cosa si sviluppa, come opera e dove si interviene, sulle qualità e professionalità che potessero far cogliere l’importanza di questa professione. Ve ne sarebbero molte altre, ma queste sono quelle che ho scelto, in questo piccolo gioco, come augurio a tutta la categoria. Auguri colleghe e colleghi e buon lavoro. E empatia D disagio U umanità C crescita A … Continua a leggere 2 ottobre – Giornata Internazionale dell’Educatore Professionale

È finita la scuola!

C’è un’aria frizzante stamane. Un’aria di festa. Lo scorso anno, la stessa aria nella stessa giornata, venne respirata, purtroppo, in maniera diversa: da dietro uno schermo. Ovviamente non è stata la stessa cosa.   Arrivando a scuola già in lontananza, si sono iniziati a sentire i cori di bambini e ragazzi: “È finita la scuola, è finita la scuola…” anche se in realtà, il suono della campanella che fa da accompagnamento a questi cori, è quello dell’inizio delle lezioni e alla fine della giornata, ci vorranno ancora un po’di ore. Gli insegnanti sono pronti ad accogliere anche oggi i loro … Continua a leggere È finita la scuola!

Una Castagna scaccia paura

“Le nostre castagne erano bellissime,e quando i ricci cadevano e rimbalzavano al suolo e ne uscivano i frutti, lucidi…”Stefano Benni, L’ultima lacrima. “Fa’ la punta alla matitacorri a scrivere la tua vita.Scrivi parole diritte e chiare:Amore, lottare, lavorare.”(Gianni Rodari) Gianni arriva con calma e senza fretta davanti all’ingresso della scuola. Vuole godersi pienamente l’aria elettrizzante e adrenalinica del primo giorno di scuola. Sono sei mesi che non varca l’ingresso di quell’edifico, sei mesi che lui, i bambini e i ragazzi non ascoltano il suono della campanella di inizio lezioni. Sei mesi in cui la vita di tutti è stata stravolta … Continua a leggere Una Castagna scaccia paura

La professione educativa merita rispetto

https://ilmanifesto.it/assistenti-educativi-il-fanalino-di-coda/ Questo articolo su “Il Manifesto”, mi ha spinto a scrivere questa riflessione. Anche questa volta non un racconto, ma qualcosa su una realtà professionale su cui vorrei si ragionasse e far conoscere le molteplici criticità e problematicità che continuano, purtroppo, ad esserci. Io mi ritengo fortunato, ho iniziato a lavorare fin dal primo giorno di scuola. Ma sono troppe le situazioni dove ancora, ad oggi, e probabilmente ancora per settimane, se non mesi, colleghe e colleghi non prenderanno servizio.La nostra professione è una professione che merita rispetto. Rispetto per tutto quello che mettiamo in gioco, per gli anni di … Continua a leggere La professione educativa merita rispetto

Un provvidenziale blackout

“Blackout, it’s clear, who you are will appear Blackout, no fear, so glad that we are all still here When the lights go out When the lights go out When the lights go out When the lights go out, it’s all you talk about The darkness where you learn to see When the lights go out, don’t you ever doubt The light that we can really be When the lights go out” The Blackout – U2 Piove, come non pioveva da mesi. Milano è caotica con la gente che va di fretta, come tutte le mattine all’ora di punta. Anche … Continua a leggere Un provvidenziale blackout

Educativa a distanza

  Caffè. Sentiva proprio l’esigenza di una buona tazza di caffè. Mette sul fuoco la caffettiera mentre, sbadigliando si gratta una natica, poi tira su la tapparella della sala e il sole lo saluta, facendogli alzare una mano a coprirsi il viso.  Che cazzo, da quando siamo chiusi in casa a causa di questo maledetto virus, le giornate sono sempre con il sole. – pensa ad alta voce. Un mese, è passato un mese, da quando è scattato quello che viene chiamato in inglese “lockdown” e ancora, a parte alcune previsioni, non si capisce fino a quanto durerà questa situazione. … Continua a leggere Educativa a distanza