Filastrocche

leone

Il Leone Arturo

di Simona Adelaide Martini e Rocco Carta

Che paura fa il leone

Non mi sembra un gran micione,

ma poi ronfa sotto al sole

mentre al cibo pensa Jole,

la leonessa dolce e fiera

anche senza la criniera.

Lei cattura un pasto vivo

e lo pone accanto al divo,

lui si sveglia con ardore

e prova con il suo zampone

la sua preda ad afferrare

che, ahimè lascia scappare.

Jole pensa sconsolata

“ma che vita indaffarata”,

nel frattempo infatti Arturo

ha ripreso a russar duro.

Sarà lunga la nottata

mia regina affaticata

farfalla

LA BELLEZZA DELLA VITA

di Simona Adelaide Martini e Rocco Carta

Vola allegra senza posa,
oggi sì sarà la sposa
lei da un baco trasformata
in bellezza colorata.
Mentre balla spensierata
vede, ahimè, che si è incagliata
la sua ala delicata:
“Solo un giorno mi rimane”,
pensa in lacrime Criane.
Con la forza dell’amore
lei riesce, nel torpore,
a lanciarsi dentro a un fiore.
Si ridesta un po’ intontita
ed un poco tramortita,
nota l’ala accartocciata
e da un graffio rovinata.
Piange forte Criane bella,
l’ha lasciata la sua stella,
non si sente più felice,
ed infatti triste dice:
“Senza un’ala che farò,
sempre brutta sembrerò”.
ma poi scorge in mezzo al prato
un bel fiore dimezzato.
“Sembra allegro e intelligente,
ma che effetto fa alla gente?”.
“Non m’importa degli sguardi,
quando pensi che sia tardi
la bellezza della vita
la ritrovi, cosa ardita,
nella legge d’armonia,
che non è la simmetria.

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NINNA NANNA DEL GUFO

di Simona Adelaide Martini e Rocco Carta

Ciao mi chiamo Ugo il gufo

del lavoro non mi stufo

io controllo sai di notte

che nessuno faccia a botte.

Tengo gli occhi ben aperti

 per fermare i ladri lesti.
Io del buio non mi curo
mi diletto nell’oscuro
tu paura non avrai se di me ti fiderai.
Sui tuoi sogni sempre veglio
affinché tu dorma meglio.
 Buonanotte sogni d’oro
 dolce piccolo tesoro.
 Chiudi gli occhi trottolino
 lesto arriva poi il mattino.
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Coscienza

di Rocco Carta e Simona Adelaide Martini

Ho una voce nella testa

che mi dice cosa resta

di un cavillo assai noioso

o di un compito gravoso,

di un peccato da non fare

o di uno un po’ veniale.

Non potrei mai farne senza,

lo sapete,

E’ un problema di coscienza!

 

 

 

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