Un gioco da brevettare

Vita da educatore

In questi 25 anni, d’estate, ho lavorato in tanti, tantissimi centri estivi con bambini e ragazzi che vanno dall’infanzia all’adolescenza. Quest’anno lavoro con i bimbi della primaria e medie (ho il gruppo dei grandi), ma il lunedì, nel pomeriggio, faccio un’incursione all’infanzia (la scuola è praticamente attaccata alla primaria) dove, secondo il tema della settimana, per una ventina di minuti, mi sono prestato a diventare e trasformarmi di volta in volta: in un esploratore, in uno sportivo, in un pittore e oggi in un musicista.
Nel calarmi nella parte di un musicista, oggi, dopo aver parlato ai bimbi brevemente di musica e strumenti musicali (una collega me ne aveva preparati un po’ 🙏🏻) e dopo averli fatti ballare, ho rispolverato un mio vecchio classico:
Il suonatore e accordatore di teste!

Chi ha lavorato con me all’infanzia in passato, in alcuni centri estivi, questo gioco lo ricorderà.

Provo a spiegarlo ma andrebbe visto.

In pratica toccando la testa di ogni bimbo o bimba con la bocca creo una melodia che dovrà arrivare a suonare all’unisono, ma spesso, suonando qualche testa, il suono che fuoriesce non sarà propriamente quello della melodia ma un muggito, una pernacchia, un clacson, ecc. e quindi, quelle teste, per non fermare la composizione, andranno accordate, facendo finta di girare l’orecchio o il naso, fino a quando il suono non sarà corretto su ogni testa.

In tutti questi anni, questo gioco da me inventato, è servito con i più piccoli a rompere il ghiaccio, a conquistarli, a calmarli e a farli divertire.

È successo anche oggi, scatenando grandi risate e vedendoli davvero felici. Ed è straordinario arrivare a suonare tutti all’unisono😊

Ma cosa aspetto a brevettarlo mannaggia a me? 😜

Rocco Carta

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