
C’è un’aria frizzante stamane.
Un’aria di festa.
Lo scorso anno, la stessa aria nella stessa giornata, venne respirata, purtroppo, in maniera diversa:
da dietro uno schermo.
Ovviamente non è stata la stessa cosa.
Arrivando a scuola già in lontananza, si sono iniziati a sentire i cori di bambini e ragazzi:
“È finita la scuola, è finita la scuola…”
anche se in realtà, il suono della campanella che fa da accompagnamento a questi cori, è quello dell’inizio delle lezioni e alla fine della giornata, ci vorranno ancora un po’di ore.
Gli insegnanti sono pronti ad accogliere anche oggi i loro allievi, il personale scolastico è altrettanto pronto e schierato, la calura estiva si comincia già ad avvertire.
È il giorno dei saluti e dei commiati.
Chi conclude il primo anno di un lungo percorso, chi ne conclude una parte e chi termina il suo lungo cammino di studente.
Qualcuno già consapevole di avercela fatta e qualcuno in attesa di capire se l’avrà scampata, se dovrà passare un’estate di studio o se dovrà ripetere l’anno.
Qualcuno in attesa di superare gli esami e altri di sapere se davvero è giunto il tempo della maturità.
Botte di adrenalina vera.
Sorrisi e lacrime si mischiano, emozioni che avvolgono tutti gli edifici scolastici, i templi del sapere con le mura anch’esse vibranti di emozioni.
Un anno non facile: mascherine, innumerevoli regole, paure, chiusure e aperture, didattica a distanza, tamponi e fatica, tanta fatica.
Un anno comunque portato casa, un anno che finisce con nuove speranze e per fortuna in presenza.
Io che di mestiere faccio l’educatore come molte e molti colleghe e colleghi, mi preparo al cambio d’abito ed entro in scena per iniziare la stagione estiva fatta di centri estivi, di vacanze con varia utenza e varie età, di sostituzioni in vari servizi.
Ancora qualche ora a scuola per gli esami di alcuni ragazzi che seguo, ma pronto alle avventure lavorative estive, in attesa delle meritate vacanze e del prossimo rientro nell’universo scuola.
La campanella suona l’uscita per tutti.
Ci si saluta:
“Ci si vede a settembre.”, “Sarai con noi l’anno prossimo?”, “ci mancherai”, “Buone vacanze!”.
Crescono loro e in qualche modo cresco anche io.
Cresco, perché con loro, pur avendo sulle spalle un bello zaino di anni e capelli bianchi in aumento, sento di crescere anche io, gioendo ad ogni loro successo e aiutandoli a superare gli eventuali insuccessi.
Abbracci finalmente, in qualche modo piccoli abbracci che tanto sono mancati.
Ripartono i cori:
“È finita la scuola, è finita la scuola…”
Rocco Carta
Un piccolo pensiero scritto stamattina in una pausa.
Buona estate a tutti gli studenti, a tutte le colleghe e a tutti i colleghi, agli insegnanti e a tutto il personale che ruota attorno alla scuola. Un grosso in bocca al lupo a tutte e tutti gli studenti di terza media per gli esami e a tutti i maturandi.