Pop Music – il peso del successo

Sono i giorni in cui va in scena il Festival di Sanremo. Nel 2016 il Festival della Canzone Italiana ha fatto capolino in uno dei miei primi racconti scritti, intitolato “Pop music”. Chi segue questo blog, forse, in questo racconto breve si è imbattuto e lo ha anche letto. Quello che forse andava aggiunto al titolo era un sottotitolo. Questo: Il peso del successo. Sì, perché il Festival è solo un contorno alla storia del protagonista e al suo momento di gloria. Lui arriva al successo in poco tempo, con un brano tormentone, grazie alla sua vena creativa e a … Continua a leggere Pop Music – il peso del successo

Triangoli

“Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare.” Liliana Segre Triangolo viola Inge. Così mi chiamavo, prima di diventare un triangolo viola. Vivevo in Germania e la mia colpa fu quella di non giurare fedeltà al partito nazista e di non rinnegare la mia fede religiosa. Il mio difetto, insieme a quello di altri fratelli e sorelle, fu quello di essere studenti biblici, testimoni di Geova. Studiavo la parola di Dio. … Continua a leggere Triangoli

Il cubo

Ma come diavolo si risolve il cubo di Rubik? Quando ero piccolo ci ho provato per ore e ore, completavo una facciata, arrivavo a due e poi basta, se fossi andato avanti anche le due facciate sarebbero state disfatte. Una cosa che ho sempre odiato: le cose iniziate, lasciate o fallite a metà. Comprai anche un libro per cercare di risolverlo, di portarlo a termine, ma nonostante l’uso delle figure e delle spiegazioni, riuscivo a comporre sempre e solo due facciate. Ero un ragazzino; eppure, capivo che la logica non era proprio il mio forte e forse non lo sarebbe … Continua a leggere Il cubo

Il gatto più magico che c’è

“Teresa, è ora di fare la nanna. Metti il pigiama, lava i denti e poi dritta a letto, ok? “Va bene, ma poi mi racconti una storia?” “Certo, amore mio.” Teresa infila il pigiama e corre a lavarsi i denti, mentre il padre finisce di mettere in ordine la cucina, tanto lo sa che l’operazione richiederà un certo tempo. Lavati i denti, Teresa si precipita dalla mamma e dopo un po’ di coccole e qualche bacetto, recuperato il suo orsetto Teddy, senza il quale non riuscirebbe a dormire, entra nella sua cameretta e si infila sotto le coperte. “Papààà, io … Continua a leggere Il gatto più magico che c’è