
Orientare è farsi bussola silenziosa,
strumento lieve che accompagna il cammino.
È indicare la rotta a chi smarrisce la via,
non spingendo, non forzando,
ma conducendo con passo discreto
verso sentieri più vicini al cuore di chi cerca.
È scegliere insieme le vesti più adatte,
le scarpe più comode,
perché il viaggio non ferisca
e possa, un giorno, essere percorso da soli.
Siamo aghi di bussole
in un groviglio di incertezze e fragilità,
dove la direzione non appare,
ma resta necessaria.
Un educatore è colui che cammina accanto,
fino all’approdo sereno
nel porto delle autonomie.
Rocco Carta

