Graffi

Ho visto graffi, lo devo ammettere, forse non avrei voluto vederli, quando lo scorso anno ho accompagnato in quel luogo maledetto, dei ragazzi di una quarta liceo.

Ho avuto un attimo di esitazione prima di entrarci. Infine, mi sono fatto coraggio e insieme a loro ho varcato quella soglia.

Ho visto i graffi delle unghie sulle pareti all’interno dell’unica camera a gas rimasta in piedi ad Auschwitz.

Graffi di persone che cercavano una via di uscita, uno spiraglio di aria, la ricerca di un appiglio, il loro l’ultimo sforzo di attaccamento alla vita.
Ho poggiato le mani su quelle pareti, piangendo e sentendo brividi in ogni parte del corpo.

Ho sentito il dolore in quel luogo, in tutto quel luogo, silenzioso e maledetto; il dolore, lo percepisci, é ovunque.

Quei graffi mi hanno scalfito il cuore, sono dentro di me, fanno male.

Sono dentro di me come i graffi delle persone che annegano dentro quei barconi, come i graffi di tutte le persone che cercano vie di fuga da qualcosa di orribile, ma non trovano appigli.

Appigli che si continua a negare, vie di fuga e sostegno che vengono rifiutate, persone che affrontano le pene dell’inferno a causa di quello che noi, a casa loro, da secoli, facciamo loro patire: in viaggio per cercare aiuto e una vita migliore, trovano muri, chiusure e persone senza un briciolo di umanità che li accusano di essere pericolosi, che dicono di non fidarci, che ci siamo prima noi.

Quei graffi sono un monito, a non dimenticare quanto é accaduto e a promettere di non farlo accadere mai più.

Non deve accadere mai più!

Allora perché continua a esserci indifferenza?
Perché si volta la testa altrove? Perché si tendono poco le mani?

Quei graffi urlano, ci chiamano, ricordano cosa la disumanità, il male, possano fare a un fratello o a una sorella, quei graffi chiedono il rispetto dovuto dopo quanto é accaduto.

Il rispetto dell’umanità.

27 gennaio 2019 Giornata della Memoria

Rocco Carta

Foto

Paolo Mansolillo

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...