Un groppo alla gola,
le mani mi tremavano spesso,
mi mancava il respiro,
ero in difficoltà.
Quasi tre anni fa.
Ho cercato aiuto e l’ho trovato,
ma quel groppo non passava.
Volevo piangere, ma non riuscivo a fare neanche quello.
Il groppo in gola perenne
restava sopra tutto.
Alla fine mi diedero un consiglio:
scrivi!
Prendi un quaderno e riversaci sopra con l’inchiostro, cosa provi, cosa ti sta accadendo e tutto quello che vorrai. Ogni giorno, ogni volta che ne sentirai l’esigenza.
L’ho fatto.
Su quel quaderno ho scritto ciò che mi stava accadendo e di come ne stavo venendo fuori.
Inchiostro terapeutico.
Poi, un giorno, dopo una passeggiata per riprendere fiato, iniziai a pensare a un racconto da buttare giù.
Altro inchiostro mischiato a sensazioni e mie fantasie.
In quel momento, per me, era ossigeno.
L’ho fatto leggere. Era piaciuto. Continua mi venne detto.
È così che ho iniziato a star meglio ed è così che ho iniziato a ricredere in me stesso.
Ed è per questo che ho deciso di scrivere delle “storie qualunque”.
La boccata di ossigeno viene gentilmente offerta soprattutto a chi legge storie qualunque. Con una piccola riserva …per scrivere e sentirsi appagati non c’è bisogno di raccogliere apprezzamenti o applausi…basta sentire intensamente il piacere di scrivere….
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Esatto. Grazie Piercarlo
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