Quando ho scritto “Il diario del piccolo Mario” avevo in testa di provare a rendere omaggio a un mondo che chi stava scrivendo, aveva conosciuto bene e al quale è rimasto molto affezionato. Attenzione, non volevo, fosse o risultasse, a chi lo avrebbe letto, un’operazione nostalgica o addirittura un’operazione di paragone fra quel mondo e quel modo di vivere rispetto a quello odierno. No, proprio no! Quello che mi ero proposto, creando la storia e il protagonista, era provare a condurre con l’immaginario, dentro quel microcosmo, dentro la Milano di quella precisa istantanea che avevo in mente e magari, da … Continua a leggere Gli anni 80 e l’entrata nell’adolescenza