
È un giorno senza l’ansia di arrivare.
La fretta si scioglie nell’aria quieta,
cede il passo all’ozio,
e il tempo si stende come un gatto al sole.
È un giorno di comunanza,
di avvicinamenti timidi e sinceri,
dopo una settimana di impegni e distanze,
di corse che ci hanno dispersi
nei labirinti del fare.
È vero, oggi il riposo non ha più un nome solo,
non appartiene a tutti, né sempre coincide.
Eppure la domenica resta,
con la sua antica sacralità:
ti avvolge piano,
ti tiene per mano a passo lento,
e ti accompagna, dolce e silenziosa,
fino alla soglia della ripartenza.
Rocco Carta

