
Oggi è la domenica di Pasqua.
La parola Pasqua deriva dall’ebraico Pesah, che sta a significare la parola «passaggio».
Nella Pasqua cristiana si ricorda la resurrezione di Gesù.
Quello che voglio augurare a tutte e tutti voi è una giornata di rinascita, di luce e di passaggio.
Voglio anche augurarvi una giornata di festa serena e di tenerezza. Per farlo, utilizzo uno stralcio tratto dal mio libro “Il diario del piccolo Mario” dove uno scambio di ovetti tra il protagonista e una sua buona amica, proprio qualche giorno prima della Pasqua del 1983, diventa un momento tenerezza.
Tenerezza, un sentimento che in un mondo afflitto da tante brutture e sofferenze, resta un sentimento di cui occorre riempirsi.
“…Quando ci siamo salutati, Laura mi ha detto che per Pasqua sarebbe andata nel comasco a casa dei nonni. Sua mamma è calabrese, come i miei, ma il suo papà è di Como! Per finire, ha tirato fuori dalla tasca un ovetto Kinder e mi ha augurato buona Pasqua.
A quel punto anch’io ho tirato fuori un ovetto Kinder che avevo comprato per lei dalla tasca del mio giubbotto e siamo scoppiati a ridere…
“Mario Calcaterra, sei un ragazzo speciale”, mi ha detto, piantandomi un bacio sulla guancia.
“Anche tu sei una ragazza speciale”, le ho risposto, sempre più impalato e sempre più simile a un baccalà del mercato.
Erano gli ovetti Kinder più squagliati della storia, ma anche i più teneri di sempre.”
Un abbraccio
Rocco