Le vere paure

*immagine presa da Pinterest

Fin da piccoli ce lo hanno insegnato:

“Attenti al lupo!”

Ma il lupo chi è?

Non c’era sera prima di addormentarsi, senza la minaccia di un uomo nero pronto a portarci con sé.

Ma l’uomo nero chi è?

Poi che dire del possibile intervento, se non ci fossimo comportati adeguatamente, delle streghe brutte e cattive.

Ma le streghe chi sarebbero? Dove vivono?

Fare paura, mettere paura, spaventare: questo il mondo adulto voleva insegnare attraverso storie e storielle.

Sbagliando i personaggi.

Avete mai visto, davvero, un lupo cattivo grande e grosso sotto casa vostra o forse al supermercato?

Il famigerato uomo nero?

Nero, chi lo ha detto e stabilito per regio decreto che associato a uno spavento, vi debba essere il colore “nero”? Perché non il rosa, il lilla, il giallo canarino o il verde ramarro, ad esempio?

E le streghe?

Avete mai visto una signora a cavallo di una scopa volare? A me sa tanto che le cosiddette hanno sempre spaventato maschi e bigotti per altri motivi e non per fantomatici poteri magici.

Ma allora di cosa bisogna avere paura?

La paura tiene vigili e fa restare all’erta grandi e piccini. È un’emozione importante.

Ma a spaventarci deve essere quello che accade attorno a noi: l’indifferenza, la mancanza di empatia, il rifiuto di tendere una mano, la paura ad aprire le nostre case, trattare male la natura, la mancanza di presa di coscienza e di rispetto, credere di poter possedere una persona, l’ignoranza, le guerre e tanto altro.

Tutte cose che fanno parte di noi, capaci di trasformarci in mostri veri, non mitologici e leggendari.

Mostri portatori di nefandezze, sventure e disgrazia, spesso senza neanche il bisogno di maschere o presunte capacità magiche.

Di questo c’è davvero di che essere spaventati.       

Rocco Carta

P.S.

Piccole considerazioni nella notte streghe.

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